mercoledì 31 ottobre 2012

La vita in Islanda adesso costa come in Italia...l'importante è mangiare poco!





Dallo scoppio della crisi finanziaria del 2007 l’Islanda ha subito un netto ridimensionamento in termini di costo della vita ed è stata costretta a svalutare pesantemente la sua moneta, la Corona, nel tentativo di restituire competitività alla sua economia.
La sorpresa del 2012 è che, allo stato attuale, viene sfatato un luogo comune che vuole l’Islanda come destinazione molto  “expansive”.  Grazie all'ulteriore svalutazione commentata qui La moneta che più si è svalutata negli ultimi 3 mesi? La Corona Islandese In base ai dati forniti da Expatistan e Numbeo,  il costo della vita di una città come Roma è di appena il 7% più caro di quello di Reykjavik.

7%!!, ma siete sicuri? Sì siamo sicuri ed a questo c’è anche una spiegazione legata al fatto che, a costi dei prodotti alimentari altissimi, abitare e divertirsi a Reykjavik costa molto poco.
Partiamo dalla voci più costose in terra d’Islanda, quasi tutte alimentari.



Una cena al ristorante rimane ancora elevata in termini di prezzo rispetto all’Italia (+22%, ma non Mc Donald’s dove il prezzo è lo stesso, con punte di prezzo su prodotti come birra (+25%) e acqua minerale (+53%).
Passando ai generi alimentari acquistabili al supermercato notiamo prezzi molto elevati su riso e pomodoro (+108%), arance (+168%), lattuga (+105%) e vino (+160%).
Caro anche il prezzo dei trasporti pubblici (+47%) e dei taxi (+95%). Anche la linea internet presenta un prezzo più salato (+26%) rispetto a Roma, ma è meglio non arrivare nella capitale islandese sprovvisti di vestiario vista la “pelata” che i negozi locali ci potrebbero riservare; i prezzi di H&M e Zara sono superiori del 105%  a quelli italiani con quelli di comuni scarpe da ginnastica Nike superiori del 53%.
Ma dove sta allora tutta questa convenienza che rende il costo della vita islandese simile a quello italiano? Casa ed energia sono la risposta. 

 Il prezzo al metro quadro di una media abitazione in centro città costa l’82% in meno di Roma (-58% in periferia), l’affitto in appartamento centrale costa il 53% in meno (-29% in periferia), ma soprattutto luce, acqua, gas e rifiuti per un’abitazione di 85 metri quadri vengono pagati il 51% in meno. Ovviamente dovete avere il capitale già pronto perché se decidete di spostarvi a vivere nella terra dei geyser ed accendete un mutuo presso una banca islandese pagherete un tasso di interesse superiore del 70%.
 Tra i generi alimentari troviamo veramente poco di conveniente a parte il latte (-50%)  e i formaggi (-20%). Benzina, palestra e biglietto del cinema costano invece circa il 15% in meno.

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