Cugino del più celebre Big Mac Index pubblicato
dall’Economist, nel 2007 la banca australiana Commonwealth Securities lanciò
l’iPod Index, un metodo alternativo di valutare quale risultava il luogo del
mondo più conveniente dove comprare un prodotto identico in tutto il globo
sfruttando il concetto della parità dei poteri d’acquisto (vedi Aggiornamento Big Mac Index).
In
pratica un prodotto a larga diffusione come l’iPod con i medesimi componenti in
Australia come in Islanda, dovrebbe avere teoricamente lo stesso prezzo in ogni
luogo del mondo.
Come il Big Mac Index, anche l’iPod Index era nato per essere uno strumento
utile agli strategist valutari per cercare di distinguere le valute sopra valutate
da quelle sottovalutate.
Nel tempo questo
indice è evoluto in due varianti,
l’iPoid Index è stato infatti affiancato dall’iPod Touch, ma soprattutto è stato sviluppato anche un iPad Index.
l’iPoid Index è stato infatti affiancato dall’iPod Touch, ma soprattutto è stato sviluppato anche un iPad Index.
Le piazze economiche mondiali analizzate sono
46 e, all’Apple iPod Nano e Touch da 8GB, si è aggiunta la nuova comparazione sul
nuovo iPad da 16 GB.
Due sono gli elementi di distinzione tra l’iPod Index e il
Big Mac Index.
Il primo è legato al fatto che, mentre il Big Mac si può
consumare solo sulla piazza estera di riferimento, l’iPod (e l’iPad) può essere
acquistato sì dal turista in viaggio, ma anche attraverso una banale
piattaforma di commercio elettronico (ad esempio eBay).
L’arbitraggio da
shopping online è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede e monitorare
il potere d’acquisto del viaggiatore/acquirente estero sta diventando una fonte
non indifferente per spuntare risparmi consistenti negli acquisti di prodotti
soprattutto ad alta tecnologia con bassi volumi di spazio.
La seconda considerazione è legata al fatto che la piazza di
produzione del prodotto di Apple è una sola, ovvero la Cina (a cui aggiungere
Taiwan) e questo rende certamente più omogeneo ed agevole il confronto tra
tutti gli altri paesi importatori.
Ovviamente ci sono anche dei fattori limitanti in questa
analisi. Uno di questi è rappresentato dalla tassazione (l’IVA) e/o dalle spese
doganali.
Il secondo elemento da tenere presente è quello legato alle spese di
spedizione che chiaramente fanno la loro differenza se fatte via terra, via
mare o via aerea.
Questa premesso ci permetterà nel prossimo post di andare a
verificare quali sono i luoghi del mondo dove è più conveniente acquistare un
iPad o un iPod.
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